E’ ormai confermata da molti studi l’importanza dell’alimentazione nella prevenzione di numerose patologie e come una dieta sana e bilanciata contribuisca nel contrastare l’invecchiamento. Negli ultimi anni, è cresciuta esponenzialmente l’attenzione verso il vasto e delicato argomento “alimentazione e dieta”.
Cibarsi è fondamentale per la sopravvivenza, poichè fornisce gli elementi che compongono e supportano l’organismo e l’espletamento delle migliaia di attività fisiologiche. L’organismo, come un orologio, lavora al meglio quando i meccanismi interni sono in equilibrio. Lo stesso è importante nella dieta. I nutrienti introdotti attraverso i pasti devono essere vari e bilanciati nell’arco della settimana, mantenendo un rapporto particolare individuato dai ricercatori della Harvard University e che si rifà al modello mediterraneo (Fig.1)
I nutrienti principali, quali glucidi, lipidi, proteine, oligoelementi e le vitamine, sono introdotti attraverso l’alimentazione, variando gli alimenti, permettendo così all’organismo di recuperare le mattonelle fondamentali per le proprie funzioni .
L’esplosione dell’industria agroalimentare e chimico-farmaceutica nei paesi “occidentali” ha permesso di usufruire di grande abbondanza di cibi, almeno per gran parte della popolazione, depennando le carestie dalla lista delle minacce per la popolazione mondiale. Lo scotto da pagare, purtroppo per noi, è la presenza nelle nostre dispense e sugli scaffali dei supermercati di cibi ricchi in additivi e conservanti, di alimenti processati, acidi grassi-trans e poveri di micronutrienti. In più i ritmi frenetici permettono di orientare la scelta verso particolari cibi pronti che hanno un enorme impatto sulla nostra sfera emotiva, (come dolci e junk-food), riducendo la scelta di quella diversità tanto decantata dagli estimatori del Mediterraneo.
L’assunzione frequente di questi alimenti e dei nutrienti in essi presenti causa un rigetto, da parte dell’organismo, che risponde attraverso l’infiammazione. Un processo infiammatorio, se protratto nel tempo, predispone l’organismo all’insorgenza di patologie come il diabete mellito di tipo 2 e l’obesità. L’ infiammazione cronica, unita a fattori sociali, psicologici o ambientali, predispongono all’insorgenza di:
- alterazioni metaboliche;
- sindorme dell’ovaio policistico;
- endometriosi;
- osteoartrosi e patologie reumatiche, come artrite, lupus e artrite psoriasica ecc..;
- osteoporosi;
- sindromi e malattie infiammatorie intestinali (IBS e IBD come il morbo di Chron).
Ma se a scatenare l’infiammazione è il cibo, quindi, come posso fare? Dovrei smettere di mangiare? E come capisco che dentro di me c’è una tempesta in atto? E come posso bloccarla?
L’infiammazione la riconosco attraverso dei segnali, come stanchezza cronica, sonnolenza, disturbi del sonno e dell’umore delle funzionalità intestinali, osteoarticolari, urogenitali ecc.., alterazioni delle vie metaboliche, iperglicemia, insulino-resistenza, trigligeridemia e bassi livelli di HDL.
Fortunatamente negli ultimi anni, biologi nutrizionisti e ricercatori si sono concentrati sulla composizione macromolecolare degli alimenti, invece del contenuto calorico e su come l’organismo reagisce nei loro confronti.
La mancanza di diversità e di rotazione delle fonti alimentari nella nostra dieta porta a risposte infiammatorie innescate dal nostro sistema immunitario che ci incita a cambiare. La sua azione è funzionale a rimuovere la minaccia. I marker principali per riconoscere il segno dell’infiammazione sono le IgG alimento-specifiche e l’espressione di citochine infiammatorie come BAFF e PAF.
Attraverso il PerMè test, disponibile presso le nostre farmacie, e con l’aiuto di un farmacista esperto, potrai scegliere il percorso più adatto a te ed alle tue esigenze (https://www.geklab.com/perme-test/). Con un prelievo capillare di sangue, il campione verrà processato nei laboratori GekLab e il referto verrà inviato in 2 settimane. L’esito ti indicherà i gruppi alimentari verso cui è stata riscontrata reattività tra:
- zuccheri;
- glutine;
- nichel;
- latte e derivati
- lieviti;
La refertazione presenterà inoltre una dieta schematica molto semplice da seguire, che ti permetterà di re-introdurre quei gruppi alimentari nel tempo per il recuperare il tuo ben-essere.
Se sei arrivato fino alla fine ti ringrazio per l’attenzione e spero che tu abbia trovato interessante l’articolo! Non ti resta che venire a trovarci per scoprire di più sull’argomento.