La celiachia è una malattia dell’apparato digerente che affligge milioni di persone nel mondo.
Si tratta di una patologia che danneggia l’intestino tenue e impedisce l’assorbimento di determinati nutrienti, causando fastidi e dolori a chi ne è affetto.
Come tutti sanno, il principale nemico dei celiaci è il glutine, ovvero un complesso alimentare costituito da proteine e contenuto in cereali come grano, farro, orzo, segale e spesso avena, a cui si sviluppa un’intolleranza perenne.
La celiachia si manifesta per via di una predisposizione genetica, resa evidente dal consistente consumo di alimenti che contengono glutine.
Presso la Farmacia Giordano (tel. 080/3112166), di Via Selva 73/A , il cliente può trovare un’ampia gamma di prodotti dedicati ai celiaci, che possono, così, godere della buona cucina grazie a tutta una serie di alimenti speciali assolutamente gluten-free.
Da cosa deriva
Come anticipato, la celiachia deriva da una predisposizione genetica.
Nello specifico, nelle persone predisposte è possibile rilevare sequenze geniche, già dalla nascita, che determinano una maggior facilità nello sviluppo della intolleranza.
Tuttavia, secondo studi di settore, solo il 30% dei soggetti con questa sequenza di geni diventa, a tutti gli effetti, celiaco, poiché la condizione genetica è necessaria, ma, da sola, non sarebbe sufficiente.
Gli individui appena descritti, dunque, hanno solo una più alta probabilità di diventare celiaci, soprattutto se seguono un regime alimentare ricco di alimenti che contengono glutine.
Le cellule del sistema immunitario, a contatto con il glutine, attaccano la mucosa intestinale, danneggiando i villi, causando infiammazione e regressione e determinando un cattivo assorbimento dei nutrienti.
Fastidi e dolori
I sintomi della celiachia sono diversi e variegati.
Dato il cattivo assorbimento dei nutrienti, infatti, può causare diverse patologie, non soltanto a carico dell’intestino.
Generalmente, si tratta di una sintomatologia molto lieve, tanto che il celiaco può accorgersi della malattia anche dopo molti anni.
Esistono, comunque, dei campanelli d’allarme, come: carenza di ferro o di vitamine, diarrea, meteorismo, crampi addominali, spossatezza, afta, formicolio alle estremità, dermatite e cefalee frequenti.
Inoltre, a questi possono aggiungersi anche situazioni di disagio a livello psicologico, come ansia, irritabilità e depressione.
Se non diagnosticata in tempo, però, la celiachia può avere risvolti estremamente negativi sull’organismo, poiché la progressiva distruzione dei villi intestinali può determinare patologie croniche, come ipotiroidismo, alopecia, diabete, infertilità.
Da ultimo, è bene sottolineare che la celiachia può svilupparsi in concomitanza con altri tipi di intolleranza o allergia e, in questi casi, i sintomi si sommano tra loro.
La diagnosi e la cura
Il soggetto che ha dei sospetti può sottoporsi ad appositi esami, studiati per verificare l’effettiva presenza della patologia.
La visita si basa, essenzialmente, su una preliminare analisi della condizione del paziente, verificando con attenzione sintomi e sensazioni riferite dallo stesso.
A questi si aggiungono i segni clinici rilevati dal medico, che generalmente hanno un’origine gastrointestinale, fino ad arrivare, nei casi più gravi, a condizioni di malnutrizione e osteoporosi.
Data l’ampia varietà dei sintomi in questione, spesso collegabili anche ad altre patologie, è necessario che il professionista esegua un’indagine più approfondita.
Quello che lo specialista deve verificare è il dosaggio ematico di auto anticorpi che attaccano la transglutaminasi (enzima presente nell’intestino), auto anticorpi anti-endomisio, diretti contro componenti delle cellule intestinali e anticorpi antigliadina, diretti contro componenti del glutine, perché, in caso di livelli superiori alla media, il paziente è probabilmente affetto da celiachia.
Per esserne sicuri e confermare la diagnosi preliminare, l’individuo viene poi sottoposto ad una biopsia della mucosa del duodeno.
L’unica terapia possibile consiste in una dieta gluten-free, nella quale è esclusa qualsiasi cereale contenente glutine.
Chi si sottopone a tale regime alimentare rileva, già nell’immediato, una rapida scomparsa dei sintomi sopra elencati, nonché una migliore sensazione di benessere psicofisico.
Così facendo, anche le infiammazioni dell’epitelio intestinale potranno piano piano regredire, ma perché questo accada è fondamentale l’impegno da parte del celiaco ad escludere completamente il glutine dalla propria alimentazione.
Presso le farmacie Giordano e Dambrosio è possibile effettuare il test per la sensibilità al glutine.
Si tratta di uno screening di primo livello, al quale deve seguire una visita dello specialista.