La presenza di macchie brune variamente distribuite sulla superficie corporea costituisce un inestetismo piuttosto frequente. Gli studi dimostrano che questo fenomeno è in continua crescita, soprattutto nelle fasce di popolazione più giovani, probabilmente in conseguenza all’aumento dell’assunzione di contraccettivi orali e al danno causato dalle radiazioni UV.
Dal punto di vista istologico, gli accumuli di melanina che determinano la comparsa delle macchie cutanee possono essere localizzati a diversi livelli della pelle: nel derma, nell’epidermide o in entrambi i distretti.
Le ipermelanosi si suddividono in diverse classi a seconda della conformazione, della localizzazione e delle cause che le hanno generate.
- Efelidi e lentiggini: le prime compaiono soltanto nelle zone foto-esposte, non si trovano a livello delle mucose, aumentano nei periodi estivi e tendono ad attenuarsi in inverno. Le lentiggini sono accumuli molto superficiali di melanina e possono interessare tutto il corpo, incluse le zone coperte e le mucose.
- Nevi o anche nei, sono formati da accumuli di melanociti e non subiscono variazioni cromatiche in seguito a esposizione solare. I nei possono essere localizzati in qualsiasi parte del corpo ed in una piccola percentuale di casi sono presenti fin dalla nascita, ma generalmente compaiono entro i primi anni di vita e spesso aumentano di numero.
- Macchie senili: compaiono con l’avanzare dell’età e rappresentano la conseguenza di un processo di degenerazione cutanea che porta alla distribuzione disomogenea della melanina, soprattutto in alcune aree del viso e sul dorso delle mani.
- Melasma: è detto anche cloasma e compare con una certa frequenza nelle donne in gravidanza. Si tratta di un’ipermelanosi causata prevalentemente da fattori di natura ormonale e caratterizzata dalla presenza di chiazze di colore bruno più o meno intenso a livello del volto.
- Iperpigmentazioni postinfiammatorie: qualsiasi processo infiammatorio, acuto o cronico, ne può dar luogo (soprattutto nei soggetti bruni) che possono far seguito anche a traumi fisici, acne, peeling chimici. Nelle zone in cui compaiono tali macchie, oltre al danno delle cellule basali dovute all’infiammazione, si riscontra un aumento dei melanociti.
Il trattamento dermocosmetico delle iperpigmentazioni prevede il protocollo elencato di seguito.
- Fotoprotezione: oltre a prevenire l’invecchiamento cutaneo e il rischio di melanoma, causati dalle radiazioni UV, la protezione solare limita la produzione foto-indotta di melanina, contrastando l’ulteriore imbrunimento delle aree del corpo predisposte.
- Esfoliazione: i prodotti esfolianti favoriscono il distacco degli strati più superficiali dell’epidermide, eliminando le impurità e le cellule morte in cui si accumula la melanina e liberando gli strati sottostanti, più chiari e luminosi.
- Azione antiossidante: attivi puri e integratori che possiedono tale azione contrastano efficacemente la formazione di ossidanti causata dall’esposizione solare, prevenendo il danno sulla pelle.
- Inibitori della sintesi di melanina: alcune sostanze contrastano il processo di melanogenesi a monte, bloccando la produzione di melanina o il trasferimento di questa in superficie.
Per un risultato ottimale è importante agire in prevenzione, soprattutto se si ha una predisposizione, e seguire il protocollo anti-macchia con costanza per il periodo di tempo indicato.