L’inizio della primavera accresce l’attenzione da parte dei proprietari degli animali per prevenire le infestazioni da parassiti. I primi caldi e le uscite frequenti in compagnia dei nostri amici pelosetti aumenta il rischio di parassitosi che possono infestare il pet sia esternamente (ectoparassitosi) che internamente (endoparassitosi). La scelta dell’antiparassitario è dettata da alcuni fattori , quali età, peso, ambiente frequentato dall’ animale e concomitanza di patologie, perciò è opportuno fare luce sui prodotti presenti in commercio orientando la scelta su quello più adatto alle esigenze del proprietario e del suo fedele amico.
I prodotti presenti in commercio hanno azione antiparassitaria e repellente. Oltre a shampoo, spray e compresse, i prodotti più richiesti sono le pipetti e i collari, per loro attività terapeutica più o meno prolungata e la facilità di applicazione.
Le pipette o spot-on sono dei flaconi contenenti uno o più principi attivi in soluzione, pronta all’uso destinata all’applicazione istantanea sulla cute dell’animale. I punti di applicazione sono:
- zona interscapolare;
- zona centrale della colonna vertebrale;
- zona lombo-sacrale.
Una volta applicato il principio attivo, per via transdermica, arriva in circolo e svolgendo, proteggendo il pet da eventuali infestazioni e uccidendo i parassiti ematofagi (pidocchi e zecche) presenti sulla cute.
I prodotti più utilizzati sono costituiti da associazioni farmacologiche di:
- fipronil e metoprene: principi attivi in grado di uccidere i parassiti presenti sul manto, estinguendo la parassitosi, per le loro proprietà ovicide e larvicide. La loro azione interessa l’intero ciclo replicativo dei parassiti, evitando infestazioni recidive che molto spesso si verificano a causa della resistenza delle uova, anche in condizioni ambientali sfavorevoli, e della presenza di parassiti allo stadio larvale nell’ambiente frequentato dall’animale. L’attività esplicata è esclusivamente antiparassitaria, perciò non viene impedito ad ospiti indesiderati di montare sulla cute dei nostri amici pelosi e pungerli, provocando loro prurito e dermatiti da sensibilizzazione.
- Imidaclopride e permetrina: entrambi questi principi attivi agiscono alterando in modo irreversibile il sistema nervoso, fino a causarne la morte. Sono molto utili nei cambi stagionali, quando il pericolo di infestazione è più alto, ma non garantiscono protezione nei confronti di nuove infestazioni, soprattutto se sono originate dall’ambiente frequentato dall’animale.
Lo spot-on protegge quindi i nostri amici a quattro zampe, ma per un periodo limitato che arriva fino alle quattro settimane. Questo può determinare dimenticanze da parte nostra del giorno di applicazione o rischi di sovradosaggio e intossicazione ai danni del nostro cane e/o gatto a causa dei nostri ritmi serrati, per questo sarebbe opportuno stabilire un giorno di applicazione al mese e calendarizzarlo.
Questi motivi possono spingere a preferire il collare alla pipetta. Il collare, infatti, necessita solo di essere legato al collo degli animali, proteggendoli per periodi prolungati, dai quattro agli otto mesi. I collari liberano il principio attivo presente grazie al calore del corpo del pet; perciò, non si diffonde nel circolo sanguigno ma forma uno scudo che impedisce ai parassiti di pungere e infestare i nostri amici. I collari si mostrano particolarmente efficaci per animali che vivono all’aperto, soprattutto per l’azione repellente e dovrebbero essere scelti per la protezione da punture di flebotomi e zanzare, vettori della Leishmania, mentre l’attività antiparassitaria è blanda. Bisogna anche considerare che il collare protegge le parti del corpo in prossimità della sua localizzazione (testa e schiena), ma le estremità come le zampe, rimangono scoperte e possono essere possibili bersagli dei parassiti.
I proprietari devono sempre tenere a mente che collari e pipette sono comunque dei farmaci, con effetti indesiderati e con una certa pericolosità e che la dose presente può essere innocua per alcuni animali mentre per altri può essere tossica. I gatti, ad esempio, non tollerano la permetrina e, in caso di convivenza tra cane e gatto si sconsiglia l’utilizzo di antiparassitari contenente questo attivo. La permetrina può provocare agitazione e tremori e provocare il rischio di episodi convulsivi anche nei cani, se affetti da disturbi neurologici (es. epilessia, tumori cerebrali) in caso di convivenza di cani di grossa taglia con altri più piccoli sarebbe opportuno isolarli in caso di applicazione dello spot-on per qualche ora, per evitare possibili ingestioni durante il gioco. Per questo si può optare per collari naturali o magari con un dosaggio più basso, cercando un compromesso tra efficacia e sicurezza.
La miglior difesa che noi proprietari di animali abbiamo per contrastare le parassitosi e gli effetti indesiderati provocati da ospiti sgraditi è la prevenzione. La scelta dell’antiparassitario più idoneo in base alle tue esigenze e quelle del tuo amato quadrupede richiede un confronto con un professionista del settore. Nelle nostre farmacie trovi personale in grado di rispondere alle tue domande e guidarti nella scelta del dispositivo più efficace per proteggere il tuo pelosetto, te stesso e la tua casa.