GIOCARE D’ANTICIPO È LA PRIMA DIFESA

L’arrivo della stagione fredda, in particolare tra ottobre e febbraio, porta con sé l’aumento dei tipici fastidi invernali e la tanto temuta influenza. Il meccanismo con il quale i virus del raffreddore ci infettano, spiega come mai nella stagione fredda ci ammaliamo di più. Il freddo, infatti, non è per nulla l’agente scatenante della malattia, né rende più aggressivo il virus in questione, ma provoca un rallentamento del movimento delle cellule ciliate, soprattutto quelle localizzate a livello nasale, e di conseguenza del muco, impedendo di spazzare via i virus. Tale situazione facilita la penetrazione dei virus nel nostro organismo e le condizioni ideali per l’instaurarsi dell’infezione. Nonostante questo, il nostro organismo è in grado di riconoscere agenti esterni, quali virus e batteri, attraverso un complesso di cellule specializzate, che sorvegliano e coordinano tutte le attività necessarie a mantenere lo stato di salute.

Il sistema immunitario, infatti, è un complesso di vigilanza, le cui componenti risiedono in diverse aree del corpo umano, comunicando tra di loro attraverso interconnessioni. Sapevi che circa il 70% delle cellule del sistema immunitario risiedono nel tratto intestinale? Ebbene si, la prevenzione dai malanni stagionali comprende anche il benessere della flora intestinale!

Il microbiota intestinale è costituito da microrganismi la cui funzione primaria è quella di regolare il nostro sistema immunitario, preparandolo a rispondere a tutti gli attacchi esterni di germi, funghi e virus che il nostro intestino può subire. Non solo: la flora intestinale favorisce la digestione e il corretto assorbimento degli alimenti; produce alcune vitamine, in particolare la vitamina B12 e vitamina K; aiuta a prevenire disturbi come diarrea e stitichezza ed inoltre interviene nel metabolismo. Per tutti questi motivi è molto importante che all’interno dell’intestino ci sia il giusto equilibrio tra batteri utili e batteri “nemici”, motivo per cui è bene assumere fibre dall’azione prebiotica, come i frutto-oligosaccaridi e integratori alimentari contenenti fermenti lattici probiotici.

La prevenzione dagli attacchi da agenti esterni parte anche da una buona alimentazione e di fatti un regime alimentare come la dieta mediterranea, permette di fornire al corpo tutto ciò di cui ha bisogno nelle giuste proporzioni per mantenersi in salute. Più in particolare, è utile non farsi mancare alcune vitamine e sali minerali alleati del buon funzionamento del sistema immunitario. La vitamina C, ad esempio, aiuta a difendere l’organismo con le sue proprietà antiossidanti e l’effetto immunostimolante, ed è stata associata alla risposta alle infezioni delle vie respiratorie. È presente in frutta e verdura come kiwi, agrumi, peperoni, pomodori, broccoli e spinaci. Altre vitamine che possono aiutare a garantirsi buone difese immunitarie sono:

  • la vitamina A e i carotenoidi, suoi precursori, presenti rispettivamente in uova, latte, burro, formaggi, fegato e in frutta e verdura gialle, arancioni o rosse;
  • la vitamina E, contenuta in olive, semi e germe di grano;
  • le vitamine del gruppo B, in particolare la B1 (contenuta in cereali, legumi, lievito di birra e carne di maiale) e la B2 (presente in germe di grano, cereali integrali, lievito di birra, carne e fegato);
  • la vitamina D, che può essere sintetizzata dalla pelle grazie all’azione dei raggi del sole e che non è molto presente nei cibi. Si trova nell’olio di fegato di merluzzo e può essere assunta sotto forma di integratori alimentari. Fra i minerali possono invece essere utili lo zinco (presente in noci, funghi, tuorlo d’uovo, cacao e carni bovine, ovine e suine) e il selenio (apportato da carni, fegato e cereali) importanti nel ruolo di immunostimolanti.

Nonostante l’alimentazione, anche la natura come sempre è nostra alleata nel proteggere il nostro benessere e aiutare a prevenire l’influenza e il raffreddore, attraverso l’uso di integratori alimentari contenenti:

  • Echinacea è un’erba perenne appartenente alla famiglia delle Asteraceae, notoriamente impiegata in medicina tradizionale per la sua azione immunomodulante. Le specie di Echinacea contengono una grande varietà di composti fitochimici ai quali sono attribuite le sue attività benefiche a supporto delle difese immunitarie endogene. I bioattivi più importanti sono i polisaccaridi ad alto peso molecolare, i derivati dell’acido caffeico (come l’echinacoside) e le alchilamidi (potenzialmente tossiche);
  • acerola, pianta arbustiva il cui frutto ha un contenuto molto alto di vitamina C, e che contiene inoltre buoni quantitativi di provitamina A, di vitamine del gruppo B e di bioflavonoidi;
  • papaya fermentata, rinforza il sistema immunitario e aiuta a ristabilire l’equilibrio acido-base grazie all’effetto alcalinizzante della papaina;
  • estratto di semi di pompelmo, contiene bioflavonoidi, vitamine A, C, E, selenio e zinco
  • propoli, ha proprietà immunostimolanti, antibatteriche ed antivirali;
  • colostro, detto anche primo latte, è prodotto dai mammiferi per i primi tre giorni seguenti al parto e contiene molte sostanze ad effetto benefico per l’organismo, tra cui immunoglobuline, lattoferrina, leucociti, anticorpi, antiossidanti, probiotici, vitamine e minerali. A livello intestinale è in grado di stimolare e promuovere la microflora batterica svolgendo un’azione immunomodulante e favorendo la digestione e il corretto assorbimento di tutti i nutrienti. Le sue proprietà lo rendono utile anche nell’attività sportiva aiutando a ridurre la permeabilità intestinale durante una intensa attività fisica e nel rapido recupero;
  • betaglucano, estratto dalla parete cellulare del lievito di birra, si è dimostrato sicuro ed efficace per l’aumento delle difese immunitarie. Quando il betaglucano entra in circolo induce l’attivazione dei neutrofili e i linfociti natural killer, importanti cellule immunitarie. L’assunzione di betaglucano aiuta gli sportivi a ridurre l’incidenza dei comuni fastidi (es. alle vie aeree superiori), frequenti a seguito di un’attività fisica intensa, soprattutto out-door.
  • lattoferrina è una glicoproteina che appartiene alla famiglia delle proteine che trasportano ferro, anche denominate transferrine, isolate per la prima volta dal latte bovino. Essa collabora quindi a mantenere l’omeostasi del ferro e a sottrarre questo metallo utile ai microrganismi per la loro replicazione.

In conclusione, non possiamo far altro che prenderci cura del nostro organismo, dopotutto è il posto in cui trascorreremo tutta la nostra vita.